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Contorni sfiziosi per la carne

Delizie da accompagnare ai tuoi piatti preferiti

Quando si tratta di preparare un pasto gustoso e completo, la carne spesso gioca il ruolo principale nel piatto. Ma cosa rende un pasto veramente speciale? I contorni! Accompagnare la carne con contorni sfiziosi è un modo delizioso per elevare il tuo pranzo o cena a un livello superiore. In questo articolo, esploreremo alcune idee creative e sfiziose per accompagnare la carne, creando una sinfonia di sapori che delizieranno il tuo palato.

Patate Hasselback al rosmarino e parmigiano

Le patate Hasselback sono un contorno elegante e delizioso che si abbina perfettamente a qualsiasi tipo di carne. Taglia delle patate a fette sottili senza arrivare fino in fondo, cosicché rimangano unite nella parte inferiore. Spennella le fette di patate con olio d’oliva aromatizzato al rosmarino e cuocile in forno fino a quando non diventano croccanti e dorate. Una volta pronte, spolvera con del parmigiano grattugiato e servile accanto alla tua carne preferita.

Funghi trifolati con aglio e prezzemolo

I funghi trifolati sono un contorno semplice ma incredibilmente gustoso. In una padella, soffriggi dell’aglio tritato in olio d’oliva fino a quando diventa dorato e profumato. Aggiungi i funghi tagliati a fette e cuocili finché non diventano morbidi e caramellati. Completa con una generosa quantità di prezzemolo fresco tritato e una spruzzata di succo di limone. Questo contorno donerà una nota terrosa e saporita al tuo piatto di carne.

Insalata di grano saraceno con verdure grigliate

Se vuoi un contorno leggero ma delizioso, un’insalata di grano saraceno con verdure grigliate è la scelta perfetta. Cuoci il grano saraceno seguendo le istruzioni sulla confezione e lascialo raffreddare. Nel frattempo, griglia alcune verdure come zucchine, peperoni e melanzane, tagliate a fette sottili. Unisci il grano saraceno alle verdure grigliate e condisci con una vinaigrette di aceto balsamico, olio d’oliva, aglio e basilico fresco. Questa insalata è un contorno nutriente e gustoso per accompagnare la tua carne.

Pomodori ripieni di riso e formaggio

I pomodori ripieni sono un contorno colorato e delizioso che darà un tocco mediterraneo al tuo pasto con la carne. Taglia la parte superiore di alcuni pomodori maturi e svuotali del loro contenuto. Prepara un ripieno con riso cotto, formaggio feta sbriciolato, olive nere tagliate, prezzemolo e basilico. Riempire i pomodori con questa miscela aromatica e cuocerli in forno fino a quando diventano morbidi e succulenti. I pomodori ripieni sono un’esplosione di sapori che ben si sposano con la carne grigliata o arrosto.

Patate dolci al forno con cannella e miele

Se desideri un contorno dolce e saporito, le patate dolci al forno con cannella e miele sono una scelta deliziosa. Taglia le patate dolci a fette spesse e disponile su una teglia da forno. Spennella con olio di cocco fuso e cospargi di cannella, noce moscata e un filo di miele. Cuocile in forno fino a quando diventano morbide e caramellate. Questo contorno dolce e aromatico è perfetto per accompagnare la carne di maiale o di pollo.

Con queste idee creative per contorni sfiziosi, puoi trasformare il tuo pasto di carne in una festa per il palato. Sperimenta con ingredienti freschi e aromatici per creare abbinamenti gustosi e sorprendenti. Che tu scelga patate, funghi, insalate o pomodori ripieni, i contorni possono aggiungere un tocco speciale a qualsiasi piatto di carne, rendendo la tua esperienza culinaria un vero piacere per tutti i sensi.

brodo di carne

Come utilizzare il brodo di carne avanzato

Se ti è avanzato del brodo di carne, non preoccuparti, non c’è bisogno che finisca nella pattumiera! Infatti, può essere usato per creare una varietà di sfiziosi piatti. Con qualche ingrediente aggiunto e la giusta dose d’ispirazione culinaria, il tuo brodo saprà trasformarsi in ricette gustose ed originali.

Usare il brodo di carne per cuocere la pasta o altri cereali

Il brodo di carne avanzato può essere utilizzato per cuocere diversi cereali, tra cui la pasta.
Basterà fare attenzione, in primis, alla quantità di liquido da utilizzare, seguendo le istruzioni sulla confezione della pasta. Una volta portato a bollore il brodo, aggiungi la pasta e mescola frequentemente per cuocerla uniformemente. Scola l’acqua e condisci la pasta come più preferisci. Darà semplicemente un tocco in più di sapore alla tua pietanza.
Questa tecnica può essere applicata con successo anche per i risotti o per il farro!

Conservazione

Per preservare il sapore del brodo di carne avanzato bisogna conservarlo adeguatamente; in primis, fai raffreddare il liquido a temperatura ambiente prima di metterlo in frigo. In questo caso, potrà essere conservato per massimo 3-4 giorni e riscaldato prima del suo utilizzo.
In alternativa, può essere congelato a cubetti, da utilizzare come condimento pronto per primi piatti come zuppe o farro.
Cospargere l’interno del contenitore in cui verrà riposto il brodo con un filo olio d’oliva o del burro è un buon modo per prevenire la formazione di muffe o batteri.

Ricette con il brodo di carne avanzato

Come si è visto, può essere usato come condimento per zuppe, risotti, primi piatti a base di pasta, cous cous o insalate di farro, ma anche come insaporitore per sughi di qualsiasi tipologia.
Si potrebbero, inoltre, preparare dei fagottini di verdure ripieni di riso, patate o gratinate di formaggio, tutto con l’aggiunta del brodo di carne avanzato.

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La carne migliore per il barbecue

Organizzare un barbecue in compagnia degli amici è sempre emozionante, ma come scegliere la carne migliore per ottenere risultati eccellenti? La preparazione di un buon piatto a base di carne grigliata parte dalla selezione accurata della materia prima. Scopri, quindi, quale tipo di carne scegliere per il barbecue e come trattarla per tirare fuori il suo sapore prelibato!

Il segreto per una buona grigliata? La cottura

Il segreto per una buona grigliata, ancora prima del pezzo di carne che si andrà a scegliere, è la cottura della carne stessa. Se la cottura non è eseguita in modo corretto, anche la carne più pregiata non manterrà la sua morbidezza e succosità.
Innanzitutto, usa sempre una griglia di qualità, costruita con materiali adeguati, come acciaio inossidabile o ghisa. In questo caso, è importante riempire il fondo della griglia con del carbone o della carbonella, accendere la griglia evitando prodotti chimici e aspettare che le braci abbiano raggiunto un colore grigio-bianco; fai attenzione che non diventino troppo nere se vuoi una cottura ottimale. Una volta raggiunta la temperatura adeguata, posiziona la carne sulla parte calda della griglia. A questo punto, dovrai maneggiarla con attenzione, girandola spesso per evitare bruciature e controllando la temperatura al suo interno con un termometro da carne. La carne sarà pronta quando raggiungerà i 65°-70°C, così come stabilisce il codice alimentare europeo. Prima di servire la carne, è importante lasciarla riposare qualche minuto, in modo da preservarne i succhi e il sapore.

La scelta della carne per il barbecue

La scelta della carne per il barbecue dovrebbe orientarsi verso un taglio né troppo magro né troppo grasso; si può optare, ad esempio, per un tipo di taglio misto, come la coscia e il filetto di pollo. Se si preferisce l’agnello, il costato è senza dubbio la scelta migliore, poiché offre un sapore più intenso della bistecca tradizionale. In generale, quando si scelgono le carni, è importante optare per tagli di qualità superiore per accertarsi di avere un prodotto di prima classe.
Infine, è importante prendere in considerazione anche il peso della carne, onde evitare che alcuni pezzi si brucino o non risultino adeguatamente cotti.

I tagli di carne più indicati per il barbecue

La selezione di carni adatte per i barbecue è molto ampia; la scelta dipende dai gusti personali, dalle tecniche di cottura e dal budget di cui si dispone. In linea generale, è meglio optare per i tagli di carne più succosi e teneri: tra le carni bovine, il taglio più utilizzato per i barbecue è la costata, una parte tenera della schiena dell’animale che presenta molte fibre muscolari. È una carne nutriente e saporita, così come la lombata, un altro taglio molto usato per i barbecue, che risulta anche meno costoso della costata. Per le grigliate è possibile scegliere anche il filetto, che non richiede tempi di cottura lunghi ed è ottimo se tagliato a fette.

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Carne alla griglia: 5 consigli per una bistecca perfetta

La bistecca alla griglia è un piatto che rende felici tutti gli appassionati di carne ma, per apprezzarne il sapore così speciale e la deliziosa fragranza, è fondamentale saperla cucinare a dovere. Per aiutarti ad ottenere la perfetta bistecca alla griglia, abbiamo raccolto 5 consigli infallibili da seguire passo dopo passo. Dai tagli più indicati, alla marinatura fino al segreto per una cottura impeccabile: preparati a diventare il re del barbecue!

Quali sono i tagli di carne più indicati per la griglia?

Per ottenere un piatto perfetto è fondamentale capire quali sono i tagli di carne più idonei per la cottura alla griglia. I migliori sono senza dubbio il T-bone, il New York Strip, il Ribeye, il Filet Mignon e il Porterhouse perché contengono infatti del grasso succulento che li rende ideali per essere cotti sulla griglia. Il calore lo scioglie e regala sapore e morbidezza alla nostra bistecca.

Per gli amanti dell’agnello, le costolette sono ideali per essere cotte alla griglia perché sono tenere, succose e si abbinano perfettamente a salse o marinature.

Il pollo regala numerose soddisfazioni agli amanti del barbecue. Le cosce e le ali sono i tagli migliori perché la pelle è ricca di grasso e sapore. Nella grigliata perfetta non può mancare la pancetta, il grasso stratificato si scioglie sulle piccole venature di carne, creando delle sfumature sensoriali indimenticabili!

Carne alla griglia: la marinatura perfetta

La carne alla griglia perfetta deve essere morbida, facile da tagliare e ricca di sapore, il problema è che la maggior parte delle volte ci ritroviamo con bistecche secche, dure e insipide. L’errore è aver saltato uno dei passaggi fondamentali della cottura alla griglia: la marinatura.

Dopo aver scelto il taglio di carne più indicato, dobbiamo preparare un intingolo dove lasciarla riposare per qualche ora. Puoi scegliere tra ingredienti come vino bianco, olio d’oliva, sale, pepe, aglio in polvere e spezie a piacere e aggiungerli in un contenitore capiente, mescolandoli accuratamente per amalgamare tutti i sapori.

Ti diamo un consiglio in più: la marinatura perfetta deve sempre comprendere un ingrediente acido, un mix di spezie e l’olio extravergine di oliva. Questa è la base, il resto degli ingredienti li aggiungerai in base al tuo estro personale!

Immergi la carne e, aiutandoti con le mani o un pennello da cucina, distribuisci la marinatura su tutta la superficie della tua bistecca. Il tempo di riposo è fondamentale: si va da un minimo di 30 minuti a un massimo di 8 ore. Metti il contenitore in frigorifero e coprilo con cura per evitare qualsiasi contaminazione di odori e sapori.

Una volta terminata la marinatura, non devi far altro che tamponare la carne con un tovagliolo di carta per assorbire il liquido in eccesso e per favorire una cottura uniforme.

Quando si mette il sale sulla bistecca alla griglia?

Il sale va messo prima della cottura o dopo? Questo è il dilemma! Partiamo dalla regola generale: mai esagerare con la salatura, soprattutto se la carne è stata marinata a lungo.

In linea di massima, il sale va messo sempre dopo la cottura: se lo metti prima il cloruro di sodio, grazie all’azione del calore, va a sciogliere le proteine. Questa azione chimica richiama acqua all’interno della nostra bistecca e il rischio è quello di servire dell’ottima carne… bollita!

Una volta salata la carne, coprila con un foglio di alluminio per favorire il riassorbimento dei liquidi e degli umori rilasciati in cottura.

Quali sono i tempi di cottura della carne alla griglia?


La cottura della bistecca alla griglia dipende da molti fattori: la dimensione della carne, la quantità di grasso presente, il tipo di griglia e la temperatura. Per la carne magra come petto di pollo o bistecca di lombata, la cottura può variare da 4-5 minuti a parte fino a 12-15 minuti per i tagli più grandi. Un hamburger invece dovrebbe cuocere almeno 3-4 minuti. Se si utilizza una griglia più calda o se si desidera che le fette siano ben cotte all’interno, si consiglia di ridurre il tempo di cottura di circa ​​2-3 minuti a parte.

Vuoi cuocere delle salsicce alla griglia o un controfiletto? In questo caso i tempi dipendono anche dai gusti personali ma, in linea di massima, ti consigliamo di non superare mai i 10/15 minuti di cottura.

Il tocco finale: le salse da servire con la bistecca alla griglia

Le salse completano ed esaltano il sapore della bistecca alla griglia. Solitamente in tavola ci limitiamo a portare condimenti come la maionese e il ketchup. Oltre a essere un po’ scontate, queste due salse non fanno altro che coprire il sapore della carne.

La salsa Worcestershire è un must. Si aggiunge appena prima che la bistecca venga tolta dal grill per regalarle un delizioso aroma affumicato e delicatamente speziato. Ti diamo una ricetta veloce e semplice da preparare che stupirà i tuoi ospiti. Mescola due cucchiaini di salsa Worcestershire, due di senape di Digione, mezzo spicchio d’aglio tritato, mezza tazza di olio d’oliva e un cucchiaino di succo di limone. Servi in una piccola ciotola o versa direttamente sulla carne.

La salsa barbecue è perfetta per esaltare il sapore della tua grigliata: che ne diresti di prepararla con le tue mani? La ricetta è davvero facile: mescola una tazza di ketchup, mezzo bicchiere di aceto di mele, un cucchiaino e mezzo di sciroppo di acero e un cucchiaio di zucchero di canna. Aggiungi un pizzico di paprika, pepe e sale.

La salsa al miele piccante è perfetta per qualsiasi taglio di carne. Frulla insieme una cipolla, due cucchiai di burro fuso, due cucchiai di senape forte e tre cucchiai di miele. Aggiungi la paprika piccante e pepe macinato per un gusto più audace.

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Barbecue: l’arte della griglia nel mondo

Il barbecue è un’arte culinaria antica e conosciuta in tutto il mondo, da paesi come Stati Uniti, Giappone ed Europa fino a luoghi più remoti della Terra. La cultura del barbecue varia da luogo a luogo: dagli ingredienti utilizzati alle tecniche di cottura, dalla marinatura tradizionale al fumo intenso che caratterizza lo stile americano. Ecco cosa sapere dell’affascinante mondo del BBQ!

Il barbecue nell’Australia e nella Nuova Zelanda

Il barbecue è una parte integrante della cultura culinaria australiana e neozelandese. Tra le diverse varianti di barbecue, la più popolare è il barbecue a carbone, che si utilizza maggiormente per cuocere la carne, come salsicce, hamburger e bistecche. Inoltre, in Australia e in Nuova Zelanda è usanza grigliare alla brace anche i frutti di mare, spesso accompagnati da salse fatte in casa, come la salsa di pomodoro e condimenti speziati.

Barbecue nell’Asia orientale

Il barbecue nell’Asia orientale è una tradizione millenaria che risale a tempi antichi; i primi riferimenti al barbecue nell’Asia orientale sono stati menzionati, infatti, in antichi testi appartenenti al periodo della dinastia Zhou (1046-256 a.C.).
Il processo di cottura avviene con una pietra calda o con l’utilizzo di una brace di legna. La carne, prima di essere grigliata, viene marinata e servita con riso o verdure. La marinatura è un passaggio importante, che conferisce sapore alle carni e le prepara alla perfetta cottura sulla griglia. A seconda della regione, la marinatura può essere preparata con erbe, spezie, vino, succo di frutta o salse dolci o agrodolci.

Il barbecue, una vera e propria istituzione negli Stati Uniti d’America

In America, la gente ama l’idea di organizzare barbecue in giardino o in spiaggia durante le belle giornate estive. Per i più fortunati, anche il terrazzo o il cortile sono luoghi ideali per organizzare un pasto all’aperto in compagnia della famiglia o degli amici.
Le carni utilizzate in America per il barbecue sono per lo più pollo, hamburger e salsicce, che vengono accompagnate da un’ampia varietà di salse e contorni squisiti.

In Sud America il churrasco, la carne alla griglia per antonomasia

In Sud America, il churrasco è la carne alla griglia per antonomasia; in varie regioni del paese, come Bolivia, Brasile, Paraguay, e Argentina, questo tipo di cottura è un must. Il churrasco prende il nome da una tecnica di cottura brasiliana e consiste nella cottura della carne sulla brace o sulla griglia. La carne può essere di maiale o di pollo, ma anche di bovino. La tecnica di cottura usata tradizionalmente per preparare il churrasco è nota come “Churrasquear” e può essere fatta su una base di carboni ardenti o su una griglia aperta.
La carne viene marinata con erbe aromatiche e spezie prima della cottura, che deve essere lenta per mantenere la carne morbida, ma allo stesso tempo croccante.

Taglio di carne

Ad ogni ricetta il suo taglio di carne

Come selezionare il taglio più adatto per ogni ricetta

La carne rappresenta, senza ombra di dubbio, uno degli alimenti più impiegati nella cucina tradizionale del nostro Paese. Ovviamente, la grande varietà di preparazioni implica un buona conoscenza delle carni e la capacità di scegliere il taglio migliore.

Macinato: ragù, polpette e hamburger

L’elemento che più di ogni altro caratterizza la carne macinata è, senza ombra di dubbio, la sua grande versatilità. Oltre a rivelarsi l’elemento principale degli hamburger, quest’ultima può essere impiegata anche per la preparazione di polpette e polpettoni.
Anche una ricetta iconica come il ragù implica l’uso di una notevole quantità di macinato, che dovrà essere integrato a ulteriori tagli di carne.

Spezzatino e bocconcini: quale taglio scegliere

Realizzare uno spezzatino a regola d’arte comporta l’uso del corretto taglio di carne, che grazie a una cottura lenta e delicata saprà sprigionare gli aromi e profumi tipici della cucina mediterranea.
Nella maggior parte dei casi, la preparazione di saporiti bocconcini e dello spezzatino viene effettuata mediante l’utilizzo del vitello, più precisamente del petto e della tasca. Il primo consiste nel principale taglio della parte anteriore. Questo può essere impiegato anche nella preparazione del brodo, in quanto composta da un’equivalente quantità di parti magre e di parti grasse.
A differenza del petto, la tasca è un taglio facente parte della parte posteriore del vitello. Questa è principalmente caratterizzata dalla particolare forma, triangolare, la quale permette di tagliare la tasca in bocconcini regolari con grande facilità.

Scaloppine: tante ricette, diversi tagli di carne

Anche le scaloppine possono essere considerate tra i secondi piatti più apprezzati e iconici del nostro Paese. Questa ricetta consiste nella preparazione di fettine sottili di filetto accompagnato da diversi condimenti, che possono variare dalla classico salsa al limone, fino alle più elaborate versioni a base di salsa di funghi, crema di zucca in autunno o elaborazioni ancor più ricercate come quelle che prevedono cipolla e mandarino, mozzarella e pomodoro, capperi o olive.
Le ricette per effettuare una gustosa scaloppina sono veramente varie e, in virtù di ciò possono essere impiegati diversi tagli di carne. Oltre al filetto, spesso molto costoso, è possibile servire ottimi secondi piatti a base di tagli più economici, come per esempio il girello, la fesa, la sottofesa, la polpa o dal fesone di spalla.

Quale taglio per l’arrosto

Anche la preparazione dell’arrosto può essere effettuata mediante l’impiego di diversi tagli di carne, tipologie di maggior pregio e altri, invece, dai costi maggiormente sostenibili.
In entrambi i casi è necessario scegliere una carne non eccessivamente magra, in quanto tagli privi di grasso renderebbero il piatto asciutto e stopposo.
La ricetta originale prevede l’uso dello scamone o del girello, tuttavia lombata, reale e la spalla consentono di servire un secondo altrettanto gustoso a costi smisurati.

Tartare e carpacci: perchè scegliere una carne di pregio

Quando si prepara un secondo a base di carne cruda risulta fondamentale optare per un taglio di elevata qualità. È necessario, dunque, assicurarsi che questo sia fresco.
Manzo e vitello rappresentano le opzioni maggiormente utilizzate per tartare e carpacci. Il filetto è sicuramente il principale fra i tagli impiegati nelle realizzazione di questi secondi piatti, poiché tenero e quasi del tutto privo di parti grasse.
Oltre a risultare piacevole in bocca, la tenerezza che caratterizza il filetto consente di tagliare la carne con grande facilità, in quanto priva di tessuto connettivo.

Involtini: l’unica soluzione è la fesa

Il segreto per realizzare degli involtini perfetti è optare per una carne in grado di non coprire eccessivamente il gusto degli ingredienti utilizzati nel ripieno. Tagli come la fesa assicurano che la carne rimanga ben chiusa, contenendo perfettamente ogni elemento contenuto all’interno.

Diaframma - Macelleria Sparacello

Come cucinare il diaframma

Tra i vari tagli di carne disponibili, è presente il diaframma, sicuramente meno nobile rispetto a tanti altri pezzi ma che si caratterizza per una sapore ugualmente gustoso. Dispone di tutti gli elementi nutrizionali al pari di altre carni di qualità. Con molta probabilità, il pregiudizio nel considerare questo taglio di carne meno prelibato deriva dal fatto che per la sua cottura è necessaria una precisa preparazione.

Che cos’è il diaframma

Prima di entrare nel vivo, cerchiamo di capire meglio in che cosa consiste questo particolare taglio di carne. L’opinione comune è che faccia parte del quinto quarto ma è errato e riduttivo considerarlo una frattaglia. Si tratta infatti di un muscolo molto importante che nella maggior parte degli esseri viventi, uomo compreso, è fondamentale per assicurare la respirazione. In cucina i diaframmi maggiormente utilizzato sono quelli di manzo e vitello e sono considerati tagli di terza categoria. La carne del diaframma si caratterizza per la totale assenza di tessuti connettivi, particolarità che la rende dura e stopposa, e per essere irrorata di sangue. Ma se presenta queste particolarità, perché allora non viene scelta con maggiore frequenza? Il motivo è da ricondursi al fatto che presenta uno coriacea pellicola di tessuto che deve essere eliminata prima di poter cucinare questo taglio di carne. Un ultimo elemento da considerare è dato dal fatto che si tratta di uno dei pezzi di carne più calorici in quanto è presente un’alta percentuale di grasso intramuscolare.

Quali passi seguire?


La maggior parte delle ricette che prevedono l’uso del diaframma consigliano di effettuare una marinatura prima della cottura. Questa operazione è perfetta in quanto questo taglio di carne assorbe molto bene i vari aromi e soprattutto diventa molto più tenero e perfetto per eseguire una cottura alla griglia; il tempo utile per marinare alla perfezione il diaframma è di circa 30 minuti.
Il diaframma è ideale per delle cotture veloci e ad alta temperatura. Ecco perché molte ricette prevedono una cottura sulla griglia rovente e in taluni casi addirittura direttamente sulla brace. L’alta temperatura evita infatti che questo taglio di carne possa cuocersi eccessivamente. La cottura alla brace, nello specifico, permette di cuocere il diaframma all’esterno mentre la parte interna si manterrà al sangue, restando molto gustosa.

Una valida alternativa alla cottura del diaframma alla griglia o alla brace è quella in padella, preferibilmente di alluminio, fatta sempre ad una temperatura abbastanza elevata. Anche in questo caso, bisogna far cuocere la carne in modo veloce per ottenere lo stesso risultato descritto in precedenza. Il motivo è da ricondursi al fatto che il diaframma fatto cuocere troppo a lungo diventerà duro.
Una volta terminata la cottura il diaframma dovrà essere tagliato in senso trasversale rispetto alla fibra della carne, ottenendo così dei piccoli tocchetti di carne.

Piatti cucinati con il diaframma

Anche se il diaframma non è considerato un taglio di carne nobile, risulta presente in diversi piatti della tradizione culinaria italiana. Vi sorprenderete a scoprire che è uno dei componenti fondamentali per ottenere il ragù bolognese, seguendo i canoni della ricetta tradizionale che prevede carne macinata di bovino e suino e tra questi c’è proprio il diaframma.
Quest’ultimo può essere usato anche per effettuare un barbecue all’aperto preparando delle ottime bistecche che però dovranno essere cotte rigorosamente al sangue. Da non dimenticare che il diaframma può essere la base per preparare degli ottimi involtini e delle gustose braciole.

hamburger texano al piatto

Come insaporire l’hamburger

L’hamburger è uno dei piatti più apprezzati e consumati al mondo.
Il nome di questa polpetta schiacciata di carne macinata deriva dalla città tedesca di Amburgo, da dove è partita per diventare un vero e proprio classico della cucina.
La prima regola per preparare un ottimo hamburger è quella di utilizzare solo carni di primissima scelta.
La preparazione di un hamburger è molto semplice: basta infatti procurarsi della carne macinata di manzo, compattarla e realizzare un medaglione schiacciato da cuocere sulla griglia già calda.
Per i più attenti alla linea, sono indicati gli hamburger preparati con carne di pollo e tacchino, caratterizzati da un sapore delicato. Quelli preparati con carne di vitello hanno invece un sapore più prezioso e ricercato.
L’hamburger, affiancato a una bella insalata o a verdure cotte, costituisce un piatto sano e gustoso, apprezzato da grandi e piccini.
Ma per variare un po’ la ricetta, come si può insaporire l’hamburger?
Di seguito, alcune idee e consigli.

Le ricette italiane per insaporire l’hamburger

Il modo più semplice per insaporire l’hamburger è senza dubbio quello di aggiungere all’impasto un po’ di sale e pepe, ma gli ingredienti con cui arricchire questa preparazione sono quasi infiniti.
Fra i migliori abbinamenti, ci sono quelli con le erbe aromatiche: prezzemolo tritato, basilico, menta, rosmarino, timo, maggiorana e salvia donano all’hamburger un sapore prelibato e sorprendente. Ma non solo: la cipolla tritata, l’erba cipollina, uno spicchio d’aglio o una carota sminuzzata danno uno sprint in più alla carne macinata.
Per i più audaci, è possibile insaporire la carne mescolando all’impasto un cucchiaino di senape o di mostarda oppure aggiungendo qualche goccia di tabasco o di salsa barbecue.
Infine, per rendere il piatto più gradito ai bambini, si può miscelare la carne macinata, tenera e tritata finemente, con parmigiano, uova o un po’ di mollica di pane: questo tipo di preparazione può essere cotta alla griglia, sul barbecue oppure in padella con un filo d’olio ben caldo.


Le ricette internazionali

Negli ultimi anni, anche in Italia si è assistito ad una vera e propria riscoperta delle spezie, capaci di caratterizzare e impreziosire ogni piatto con il loro sapore inconfondibile.
Gli amanti della cucina indiana possono portare in tavola un po’ di quei sapori esotici anche in un semplice hamburger. Basta infatti mescolare alla carne macinata un cucchiaino di peperoncino in polvere, di semi di cumino o di papavero, e una spolverata di sale e pepe.
Per gli appassionati di cucina messicana, è possibile ricreare quei sapori caratteristici aggiungendo alla carne macinata sale, pepe e un cucchiaino di paprika, che non solo insaporisce l’hamburger ma gli dona anche il tipico colore arancione, molto accattivante.
Chi desidera un hamburger dal sapore più fresco può ispirarsi ad alcuni ingredienti tipici della cucina greca, come, per esempio, i semi di finocchio e la menta. Quest’ultima, tritata in modo molto fine, regalerà alla carne un sapore davvero irresistibile.
La cucina giapponese offre come sempre ispirazioni particolari anche per insaporire l’hamburger. Facendo marinare la carne macinata nella salsa teriyaki, e aggiungendovi poi un cucchiaino di zenzero fresco tritato finemente, il palato sarà trasportato immediatamente verso i sapori inconfondibili del Sol Levante.
In questo viaggio internazionale alla scoperta delle varie declinazioni dell’hamburger, non si possono dimenticare gli USA, il paese che ha fatto di questa preparazione il suo piatto più rappresentativo: per rievocare anche a tavola le atmosfere a stelle e strisce, basterà realizzare l’hamburger aggiungendo alla carne macinata dei pezzetti di salsiccia e un po’ di dragoncello, di coriandolo o di paprika.

spiedini palermitani

Gli spiedini palermitani: golosa ricetta siciliana

Gli involtini alla palermitana o spiedini palermitani o spitini sono una delle ricette di carne più golose della cucina siciliana. Si parte da semplici fettine arrotolate di vitello con un ripieno di pangrattato, uva passa, caciocavallo, insaporiti con foglie di alloro e sfoglie di cipolla rossa. Vengono cotti allo spiedo, che in dialetto si chiama spitino.

Al forno, in padella o sulla brace cuociono velocemente ed è impossibile sbagliare. Per i palermitani DOC procedimento e ingredienti fanno parte del DNA e in tantissimi li amano anche dentro i panini come street food, perché tendenze e tradizione possono andare a braccetto per creare connubi incredibili.

Come si cucinano gli involtini alla siciliana

La preparazione è semplicissima. Bisogna scaldare una padella per bene con un po’ di olio EVO adagiando gli involtini con cura per ottenere una crosticina croccante, dopo aver girato un paio di volte per una cottura omogenea. In forno si possono fare con la funzione grill sul ripiano medio.

Gli spiedini possono anche essere preparati al sugo, rosolando con un trito di cipolla, levando a metà cottura per aggiungere il pomodoro e quando il fondo è pronto, a circa 20 minuti dalla fine, si mettono a proseguire la preparazione.

Per servirli va benissimo il piatto, ma se avanzano tagliati a fettine sono un ripieno sfizioso per un panino con pomodoro, insalata e un po’ di salsina, ricordandosi sempre che una ricetta buona ha bisogno di poco condimento.

Ingredienti per 2 persone

  • 8 fettine di vitello
  • 50 g caciocavallo
  • 80 g pangrattato
  • 1/2 cipolla di Tropea fresca
  • 8-10 foglie di alloro
  • 40 ml olio extravergine
  • 15 g pinoli tostati
  • 15 g uva passa
  • pepe nero
  • prezzemolo qb
  • sale qb

Preparazione

Mettere il pangrattato in una ciotola aggiungendo l’olio EVO, un pizzico di sale, l’uva passa dopo averla ammollata in acqua per una mezz’ora, i pinoli tostati in padella e pepe in base ai gusti, nero o verde.

Mescolare per creare un impasto omogeneo e facile da manipolare, sfruttando l’umidità già presente. Tagliare il caciocavallo stagionato a cubettini e stendere sul tagliere le fettine di vitello, dividendole in tre parti.

Si farciscono con il formaggio e l’impasto ben amalgamati, poi si arrotola l’involtino, portando i margini verso l’interno e compattando con la mano, comprimendo le estremità, prima di infilzarli nello spiedo. È importante alternare gli spiedini a foglie di alloro e sfoglie di cipolla.

Adesso bisogna scaldare la padella ungendo con l’olio EVO e adagiare gli spiedini a contatto con il fondo, fino a che non formano la crosticina croccante e girarli per un bell’effetto dorato, prima di servirli a tavola ben caldi.

La cura per gli ingredienti è tutto

Per fare degli ottimi spiedini palermitani si parte dagli ingredienti che devono essere di altissima qualità. Il più importante è la carne, perché quella di vitello è dedicata ma saporita, ottima per abbinarsi al ripieno e non molto grassa.

Le scelte migliori sono le fettine di magro sottili, facili da arrotolare con una cottura più ricca. Volendo si può utilizzare il carpaccio o la di coscia, ma i veri buongustai sperimentano con fesa, sottofesa e magatello.

Il segreto della ricetta è il tipo di pangrattato. Meglio evitare il preconfezionato perché è troppo secco, preferendo pane raffermo, in modo tale che sia morbido e spugnoso e assorba i sapori degli altri ingredienti, offrendo il giusto bilanciamento di sapidità.

Visto che la ricetta vorrebbe essere abbastanza leggera se confrontata con altre della tradizione palermitana, il caciocavallo da scegliere deve essere stagionato, 6 mesi minimo, perché è gustoso e richiede meno sale.

In Sicilia c’è la fortuna di poter usare oli di eccellenza, quindi anche per questa ricetta la soluzione migliore è sempre l’evo del territorio.

Per preparare gli spiedini palermitani occorre poi aggiungere una manciata di uva passa, ammollata in acqua appena tiepida per renderla più succosa e un po’ di pinoli tostati in padella, anche se questi passaggi sono a gusto.

Per completare il tutto e offrire un buon contrasto la cipolla di Tropea è quella da scegliere. È molto dolce e si sposa perfettamente con gli altri ingredienti.