I wurstel sono un alimento tipico di diversi Stati, ma apprezzati praticamente ovunque. Solitamente si mangiano cotti, magari accompagnati da diverse tipologie di salse o patatine fritte o al forno. Si possono trovare sulla pizza, tagliati a rondelle oppure insieme alle verdure, i crauti ne sono un esempio. Il nome deriva da wurst, il nome tedesco utilizzato per indicare le salsicce. Si tratta pertanto di insaccati che provengono da alcune zone dell’est Europa. Nello specifico, originariamente erano prodotti in Germania, Austria e persino nelle zone più a nord del Trentino Alto Adige. Ma come si fanno i wurstel? L’origine non può che essere nordica e, anche se spesso vengono associati al cibo spazzatura, non sono affatto tali se realizzati a regola d’arte.
Le origini dei wurstel
Nati in Germania i wurstel si sono rapidamente diffusi in tutto il mondo, il loro nome però è tipico dell’Italia o dell’Austria perché nella loro patria sono comunemente chiamati wurst. I primi a diffondersi storicamente sono quelli realizzati con carne suina, dei veri e propri insaccati che al loro interno originariamente contenevano anche carne bovina. I primi avevano una forma molto più corta rispetto a quella che conosciamo oggi e venivano insaccati appunto, all’interno di n budello di pecora. Adesso invece hanno una forma molto più allungata e sul mercato si possono trovare sia i wurstel di pollo e tacchino che di solo maiale.
La produzione dei wurstel
La lavorazione dei wurstel viene scandita in diverse fasi e richiede specifiche accortezze, in primis è necessario tritare finemente la carne di suino. Il composto viene ricreato unendo un 20% di carne grassa all’80% di carne magra. La triturazione è particolare poiché la carne, diviene quasi spumosa. Tale lavorazione viene effettuata su carne surgelata oppure mediante l’ausilio di ghiaccio. Il motivo è molto semplice, lavorare la carne fredda è molto più semplice rispetto a quella calda. Ancora, l’uso di apparecchiature elettroniche nella triturazione, impone di lavorare con carne fredda per evitare che il lungo processo possa surriscaldarla danneggiandone le proprietà nutritive e modificandone il valore.
La creazione dei wurstel
Dopo che la carne è stata tritata finissima, si procede all’insaporimento. Questa fase varia in base alla tipologia di wurstel che si produce. Sale e pepe sono tra le spezie più comuni insieme alla senape che conferisce un tocco personale al miscuglio. Tale preparato viene insaccato all’interno del budello che verrà poi affumicato o semplicemente essiccato in base al gusto che si desidera dare al wurstel. Queste fasi della produzione sono quelle che danno vita ai wurstel prodotti artigianalmente.
Come scegliere i wurstel
Sia che si tratti di wurstel artigianali che della grande distribuzione, è possibile trovare prodotti di qualità in entrambi i casi, basta saper leggere l’etichetta. Maggiore è la quantità di carne, migliore sarà il sapore del wurstel e dunque più adatto a chi ricerca un prodotto eccellente dal punto di vista nutrizionale. La cottura migliore è quella alla griglia, riesce ad esaltarne il sapore regalando un pasto unico.