Nella tradizione culinaria italiana la carne riveste da sempre un ruolo fondamentale. Protagonista di antipasti, primi e soprattutto dei secondi piatti più gustosi: cucinarla al meglio non è così semplice!
Ci sono dei segreti per la cottura che consentono di preparare piatti eccezionali. Il metodo di cottura della carne sicuramente più consigliato è quello al forno, sia perché la temperatura costante impedisce di bruciarla, sia perché cuocerla al forno è sicuramente una soluzione più salutare data l’assenza di grassi aggiunti come olio o burro. La cottura al forno richiede molto più tempo, essendo lenta rispetto al grigliare la carne alla brace, ma si può beneficiare in gusto e salute. Inoltre, una delle prime considerazioni da fare è quella relativa al taglio da scegliere, non sono tutti uguali! Alcuni addirittura sono sconsigliati per la cottura in forno, vediamo quale preferire.
Carne al forno: la cottura arrosto
Ci sono vari metodi per ottenere un piatto di carne cotto al forno morbido e succulento. La modalità di cottura arrosto ha ormai preso piede nelle cucine di tutti gli italiani poiché semplice ma d’effetto. Consiste nel cuocere un bel pezzo di carne dapprima a temperatura elevata per sigillare o meglio rosolare la carne. In questo modo i succhi rimarranno all’interno rendendo il prodotto finale gustoso e tenero. Con questa modalità di cottura si può preparare il maiale, il pollo e anche il vitello. Bisogna prediligere i tagli privi di collagene che consentono di avere una cottura più veloce e un risultato più saporito. Inoltre accompagnare il piatto con un delizioso contorno di verdure non può che arricchire al ricetta e non solo in gusto. Il taglio migliore è quello pregiato del vitello o del maiale, preferibilmente il filetto e non le parti povere. Il rischio in cui si incorre sbagliando carne è di avere una fetta secca e poco saporita che non ha retto bene la cottura e si presenta scotta e dura, difficile addirittura da masticare. La parte in cui si esegue la rosolatura della carne è fondamentale per conferire il sapore necessario.
La cottura del brasato
Per quanto riguarda il brasato invece, questo è un metodo di cottura tipico della zona piemontese ma estremamente diffuso in tutta Italia e non solo. Lento ma di grandissima qualità permette di cuocere un bel pezzo di carne, preferibilmente non magra, in modo davvero saporito. La carne infatti andrà a cuocersi all’interno di un liquido di cottura che può essere del vino oppure brodo o ancora il grasso stesso dell’animale. Dapprima la carne dovrebbe essere sfumata in padella per poi essere trasferita all’interno di una pentola in terracotta e cotta al forno a bassa temperatura, circa 150 gradi per due orette. La lunga tempistica richiede un pezzo di carne ben saporito e grasso altrimenti la stessa potrebbe risultare asciutta e poco saporita. La scelta della carne dovrebbe ricadere su spalla o collo, preferibilmente il muscolo. L’aggiunta di spezie come ginepro, pepe, alloro e molto altro, consente di dare più sapore ad un piatto eccezionale.
Benefici della carne
Dopo secoli e secoli in cui la carne è stata protagonista delle tavole, ad oggi se ne sconsiglia il consumo. In realtà però dovrebbero farsi delle considerazioni molto più precise e puntuali piuttosto che così generiche. Nello specifico infatti non è a carne e dunque le proteine animali a fare male, ma il metodo di cottura e l’eccesso. Ovviamente consumare lo stesso alimento a pranzo e cena tutti i gironi non può certo fare bene. Concedersi però un buon piatto di carne ben cucinato, una o due volte alla settimana è sicuramente un toccasana per il corpo e per la mente. Le fritture sbagliate o eccessive, metodi di cottura che impoveriscono la carne invece che preservarne il sapore naturale, sono assolutamente sconsigliati, meglio dedicare qualche ora per la sua preparazione e portare in tavola un prodotto di altissima qualità e dal sapore immenso.