Un hamburger di vera qualità si distingue per la sua lavorazione e per gli ingredienti che lo rendono particolarmente gustoso.
Infatti oggi si sente parlare sempre di più di hamburger gourmet. Vere e proprie prelibatezze da gustare in un panino con l’aggiunta di altri ingredienti o al piatto con un contorno semplice.
Ecco quali sono le regole da seguire per realizzare l’hamburger perfetto.
Cucinare l’hamburger: da dove partire per non sbagliare
Il più classico degli hamburger è composto da carne di bovino, ma sono accettate anche altre tipologie come quella di agnello, maiale o vitello.
Per poter cucinare l’hamburger perfetto bisogna partire dal taglio della carne. Questa non deve essere macinata, ma tritata, in modo che conferisca la giusta consistenza all’assaggio.
Deve essere un mix equilibrato tra parti magre e grasse dell’animale, in modo che la pietanza abbia anche la giusta percentuale di collagene.
Inoltre, un altro fattore da considerare è lo spessore dell’hamburger. Questo non deve essere troppo basso, deve avere uno spessore minimo che parte dai 2 cm che garantisca una cottura ottimale.
Queste fasi sono tra le più importanti per la buona riuscita di un hamburger. La scelta di una carne particolarmente priva di grasso e lo spessore finale potrebbero inacidire negativamente e far asciugare troppo la carne durante la cottura.
Viceversa il risultato che vogliamo ottenere è un hamburger succulento, appetitoso e che sia avvolgente al palato. Per questo non bisogna essere timidi, osare inserendo parti di carne particolarmente grasse e comporre dei medaglioni piuttosto alti.
Cosa è importante per una cottura ottimale?
Una volta scelta la tipologia di carne con tutte le accortezze del caso, giunge finalmente il momento di avvicinarsi ai fornelli o alla griglia.
Prima di iniziare a procedere con la cottura è sempre meglio tenere fuori dal frigo per circa 10 minuti l’hamburger a temperatura ambiente.
In questo modo gli amanti della cottura al sangue non correranno in nessun modo il rischio di gustare una pietanza fredda al centro.
Trascorso il tempo si può trasferire l’hamburger su una padella ben calda o in piastra, per far sì che si scateni la reazione di Maillard. Questa conferisce alla carne il gradevole sapore dovuto agli zuccheri presenti al suo interno.
Durante il processo di cottura non bisogna girare e rigirare l’hamburger sulla piastra. E’ importante lasciarlo cuocere dai 3 ai 5 minuti per lato a seconda della cottura che si preferisce. Gli amanti della carne al sangue potrebbero anche fermarsi a 2 minuti per lato.
Inoltre non bisogna mai schiacciare l’hamburger durante la cottura. Con questa operazione si andrebbero a perdere tutti i succhi presenti all’interno della carne. A cottura ultimata si potrebbe arrivare ad avere una carne secca e insipida.
Come trattare gli altri ingredienti
Se volete cucinare un panino con l’hamburger succulento e appetitoso è fondamentale seguire alcune accortezze anche sugli ingredienti che lo compongono.
Il pane ad esempio è l’involucro che contiene tutti gli ingredienti, tra cui ovviamente anche l’hamburger. Quello ideale deve essere compatto, non si deve sbriciolare facilmente e deve riuscire ad assorbire eventuali liquidi in eccesso del ripieno.
Infatti proprio per questo motivo è consigliabile tostare leggermente il pane per far si che l’hamburger non bagni troppo la mollica interna.
Concludendo possiamo dire che non esiste una sola ricetta dell’hamburger perfetto. Il panino ideale deve seguire rigorosamente le regole fondamentali che abbiamo visto e i gusti personali.
Sono ben accetti ingredienti come: cheddar, scamorza, pomodoro da insalata, foglie di lattuga, maionese, bacon e quant’altro, purché non si tratti di alimenti particolarmente liquidi o che si rilascino acqua in presenza di calore.