polpette

Le polpette sono un piatto tradizionale diffuso in tutto il mondo. È il piatto della nonna per eccellenza. Ognuno di noi ha la propria ricetta di famiglia e soprattutto la propria versione preferita tra quelle cucinate dalla mamma, dalla nonna o dalle zie. In generale, si tratta di palline di carne tritata arricchite con numerosi ingredienti, come il prezzemolo, l’aglio e le spezie.

Per scoprire la bontà di questo piatto diffuso in tutto il mondo conosciamo la sua storia e alcune delle varianti più buone.

Storia e origine delle polpette

Le origini della polpetta si collocano nel Quattrocento, epoca in cui il termine polpetta appare per la prima volta nel nel De arte coquinaria di Mastro Martino de’ Rossi. In questo testo, Mastro Martino spiegava che per preparare delle ottime polpette era necessaria la polpa della carne bianca di vitello arricchita successivamente con altri condimenti.

Una volta pronte venivano appiattite e arrostite. Oggi sappiamo che per preparare le polpette è sufficiente acquistare del tritato di bovino di prima scelta, ma a livello storico è nel Seicento che si inizia a tritare la carne. Questa importante evoluzione permise di velocizzare i tempi di preparazione che a partire dal Settecento divennero un vero piatto di punta, come diceva Artusi un piatto ormai preparato ovunque.

Anche oggi, nel 21° secolo, l’amore per le polpette continua ad essere vivo.


I
n Italia

In Sicilia le polpette vengono preparate al sugo di pomodoro. Il tritato di bovino viene arricchito con mollica di pane raffermo precedentemente ammorbidito in latte, successivamente si aggiunge a piacere prezzemolo, pecorino, aglio, sale e pepe. A questo punto si formano le polpette che andranno rosolate in una padella con l’olio. Successivamente si aggiungeranno alla salsa di pomodoro che dovrà essere già a metà cottura e si lasceranno cuocere per circa 40 minuti.

In Trentino Alto Adige, insieme con la carne tritata e il pane raffermo ammorbidito, si aggiungono anche le patate lesse schiacciate e la pancetta affumicata. Queste polpette vengono fritte in abbondante burro.

A Milano si chiamano mondeghili e vengono preparate con ciò che avanza del bollito e vengono fritte nel burro. Anche la variante che si prepara a Roma prevede l’utilizzo degli avanzi del bollito, ma in questo caso dopo la frittura nel burro le polpette vengono cotte nel sugo di pomodoro.

In Emilia Romagna le polpette si preparano con un mix di carne di manzo e maiale, a cui si aggiunge abbondante formaggio, noce moscata e mortadella.


Le polpette nel mondo

Come già anticipato, la polpetta non è un’esclusiva italiana, ma è preparata e amata in tutto il mondo.

In Turchia c’è un vero amore per le polpette, o meglio per le kofte. Vengono preparate con una forma tipicamente allungata, simile alle crocchette di patata. Le kofte vengono preparate con carne di agnello e manzo e condite con numerose spezie. Vengono fritte e accompagnate con salsa allo yogurt o altre salse a proprio gusto.

In Irlanda le polpette si chiamano meatballs, vengono preparate con carne di agnello o pecora e la loro caratteristica principale è la dimensione: sono palline di carne piccolissime. La carne è condita con tante spezie, anche molto piccanti. Vengono fritte e servite con gli spaghetti al pomodoro.

In Spagna le polpette si chiamano albondigas e vengono preparate nel classico sugo di pomodoro e accompagnate da pane fresco.

In Portogallo le polpette vengono preparate con macinato di manzo e chorizo (un salame tipico condito con aglio e paprica) e spezie; queste polpette vengono servite nel brodo di pollo.

In Giappone vengono preparate numerose varianti di polpette soprattutto a base di pesce, ma esistono anche le tsukune, una versione di polpette a base di carne di pollo, zenzero e aglio.

In Svezia si trovano le kotbullar, polpette realizzate con un mix di carne di vitello, manzo e maiale e condite pane ammorbidito nel latte e con cipolla. Le kotbullar vengono fritte nel burro e servite con una salsa a base di panna.

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