L’Ossobuco: un grande classico della tradizione culinaria
L’ossobuco rappresenta un taglio particolarmente pregiato, soprattutto per la tradizione culinaria piemontese.
Si tratta di un particolare taglio di carne con uno spessore variabile di tre o quattro centimetri. Si ottiene dagli arti del bovino ed in particolare dagli arti posteriori. Al fine di ottenere un ossobuco perfetto, il taglio rappresenta un fattore particolarmente rilevante in quanto incide profondamente sul suo sapore.
L’ossobuco presenta una tradizione culinaria particolarmente rilevante. Costituisce una delle principali prelibatezze della tradizione lombarda ed in particolare di quella meneghina. Questo piatto, pur essendo nativo della tradizionale cucina povera, si è evoluto nel corso del tempo. Si possono trovare numerose tipologie di ricette e di varianti che permettono di gustare la pietanza in modi alternativi, originali e assolutamente gustosi.
Tra queste versioni si possono citare, ad esempio, l’ossobuco alla romana, nel quale viene abbinato ai piselli e l’ossobuco alla romagnola nel quale quest’ultimo viene abbinato a delle verdure miste.
L’ossobuco: come prepararlo
Come detto in precedenza, affinché sia perfetto deve essere tagliato esattamente al centro fra il muscolo anteriore e quello posteriore. E’ fondamentale che il taglio in questione metta in rilievo il midollo, la sua presenza incide in modo rilevante relativamente al sapore, al gusto e all’apporto nutrizionale.
Il midollo rappresenta una componente grassa la cui presenza conferisce alla preparazione un sapore ed una cremosità aggiunta.
Al fine di prepararlo in modo ottimale, si consiglia di adottare una cottura particolarmente lunga in umido, che permette infatti di esaltare al meglio il sapore nonché la sua consistenza.
Nella tradizione culinaria lombarda il metodo di cottura in umido è quello maggiormente impiegato.
Può essere preparato anche al forno. In questo caso tuttavia si consiglia di versare in modo periodico sull’ossobuco i succhi di cottura in modo che non diventi duro.
In sostanza, l’ossobuco rappresenta un vero e proprio piatto tipico della tradizione culinaria, che può essere servito sia singolarmente che anche accompagnato da gustosi contorni tra i quali si possono citare la polenta o il purè di patate. Uno degli abbinamenti maggiormente noti ed apprezzati è rappresentato dall’ossobuco accompagnato dal risotto alla milanese.
L’ossobuco: quale bevanda ne esalta maggiormente il sapore
Al fine di gustare al meglio l’ossobuco si consiglia di accompagnare quest’ultimo ad un vino rosso capace di esaltarne il gusto e il sapore. Nel caso in cui invece si prepari una versione priva di carne, si consiglia di accompagnare quest’ultima ad uno champagne o a uno spumante i cui sapori permettono di attenuare la grassezza della versione in questione.